Di Laura Barsotti su Mercoledì, 23 Settembre 2020
Categoria: News

ALLE ORIGINI DELLA TECNOLOGIA RENAULT E-TECH I MATTONCINI DI LEGO® E TANTO INGEGNO

ALLE ORIGINI DELLA TECNOLOGIA RENAULT E-TECH I MATTONCINI DI LEGO® E TANTO INGEGNO

Basta guardare un catalogo LEGO o, anche meglio, partecipare ad un laboratorio LEGO con i bambini, per scoprire che la costruzione in assoluto più diffusa e gettonata è l'automobile.
Dai mezzi Duplo più semplici fino alla spettacolare Lamborghini Sian,  alla Bugatti Chiron in scala reale fatta di mattoncini e funzionante, la quattroruote sembrano essere l'espressione più amata dagli appassionati di mattoncini.

Ma se fosse vero il contrario?

Uno dei temi più attuali e pressanti dei nostri giorni è il cambiamento climatico. Ovunque vediamo azioni per favorire lo sviluppo di un mondo più green: anche LEGO partecipa con gli elementi verdi in bioplastica, presenti in alcuni set come il Creator Expert 10268 Turbina eolica Vestas, e proprio di pochi giorni fa è la notizia che LEGO sta investendo milioni di euro per accellerare la sostenibilità

Tornando alle auto, la nuova frontiera è la trazione ibrida, cioè un motore elettrico accoppiato a uno tradizionale termico ("a scoppio").

Proprio in questo ambito, si è generata una mirabile fusione, una vera AFOL-chicca: la Renault affidò al suo tecnico di punta lo studio di una soluzione di trazione ibrida e questo tecnico realizzò un semplice prototipo con... i mattoncini LEGO!

Il problema che doveva essere risolto in modo semplice e compatto era piuttosto ostico: realizzare un dispositivo per accoppiare (o separare) secondo le necessità il motore elettrico con quello tradizionale.
In pratica, la potenza di un motore si raccoglie con la rotazione di un albero (un cilindro che ruota), mentre nella trazione ibrida si devono sommare le rotazioni di due alberi, ciascuno fatto girare da uno dei motori.
Normalmente, questo tipo di azioni si realizzano con delle frizioni (proprio come quella che permette di cambiare marcia in auto), una soluzione molto conosciuta e sviluppata, ma non esattamente semplice né compatta. E poi: frizioni della nota marca di mattoncini non esistono. (un AFOL particolarmente motivato e determinato potrebbe anche riuscirci, ma... ci sarebbero troppi ma!)

Infatti, il buon tecnico ha scelto una strada completamente diversa: in gergo tecnico, innesto a denti. E quello sì che esiste nella LEGO (Technic)!
Così, dopo averci pensato un po' su, ha comprato un bel pò di mattoncini (era vicino Natale, i suoi figli erano particolarmente interessati).
Poi ha assemblato il prototipo: il materiale promozionale specifica che ha anche "forato e incollato", ma noi speriamo di no, che non l'abbia fatto (anatema su di lui, altrimenti...).
Così, con un costo decisamente contenuto (in termini industriali!) ha realizzato un prototipo funzionante che rispettava le specifiche: semplice e compatto.
Perché: se puoi farlo con LEGO, puoi farlo con tutto! ("tutto" nel senso di materiali automobilistici, ovviamente, mica di sfoglia da croissant..^^).
Quando lo ha portato ai responsabili del progetto, chissà cos'hanno pensato: però! funziona! quindi sono passati dai pezzi in ABS al calcolo di progetto vero e proprio.
D'altra parte, alla LEGO lo sostengono da sempre: i mattoncini sono strumenti estremamente flessibili che sostengono l'ispirazione, anche di chi bambino (almeno sulla carta d'identità) non lo è più.


Questo uso, come dire, "professionale" del LEGO Technic non sorprende più di tanto: l'accuratezza nella riproduzione dei meccanismi reali, dallo sterzo al differenziale nelle auto, dalle articolazioni più complesse al moto indipendente dei cingoli delle gru, è eccellente ed estremamente didattica, e da qui, al progetto reale, il passo è veramente breve. La differenza più grande, infatti, sta nei materiali (e nelle loro relative specifiche di calcolo di progetto).

Per gli impallinati di Technic (come me):
1. i pezzi 46834 e 46835 (Technic, Clutch Connector Female / Outside e Male / Inside) sono indicati come "frizione" ("clutch") ma non nel senso di quella automobilistica: in realtà, si tratta di un giunto di sicurezza che, quando da un lato c'è ancora rotazione (data, ad esempio, un motore elettrico), mentre dall'altro non può più ruotare (per esempio, un braccio che può ruotare solo di una porzione di giro), non si rompa tutto! Sono stati introdotti nel set 42100 Liebherr R 9800 del 2019.
2. l'innesto a denti (6539 LegoTechnic, Driving Ring 2L usato con ingranaggi 6542 Technic, Gear 16 Tooth with Clutch[, Smooth] ) è stato introdotto nel set 8880 Supercar nel 1994: serviva per realizzare il cambio meccanico di velocità (come nella realtà!). Nel tempo ha trovato altre applicazioni in set di pregio, come 8480 Space Shuttle del 1996 o anche 8110 Unimog del 2011. Non è stato più usato dal 2014
(Attenzione! Non siamo in alcun modo affiliati alla casa automobilistica francese!)

 Con il suo modellino di LEGO e lo schema di funzionamento ormai convalidato, Nicolas Fremau il tecnico Renault, ha probabilmente messo a punto il prototipo meno caro della storia di Renault. Un prototipo battezzato LocoDiscoBox tanto sorprendente e inaspettato quanto innovativa erala soluzione tecnica.


Così a distanza di qualche anno nel Salone dell'Auto di Parigi 2014 è stata presentata la concept car Eolab, il primo simulacro di vettura Ibrida plug-in bradizzata Renault.. il resto è storia della auto Plug-in Renault.

Fonte: https://it.media.groupe.renault.com/news/cs-alle-origini-della-tecnologia-renault-e-tech-081d-1546b.html

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