Il mio momento vintage, il veliero (ex novo) 6290
Ognuno di noi da piccolo ha sognato un giocattolo, che per un motivo o un altro non è mai riuscito ad averlo, rimanendo con la voglia.
Per la maggior parte dei millenials, si trattava di un set LEGO: questa storia parla proprio di un vascello pirata, fatto di mattoncini.
Per essere precisi si tratta del leggendario Red Beard Runner, nome in codice 6289...
Ebbene si, i vascelli pirata della LEGO sono (diventati) una vera rarità. L’ultimo che è uscito, era il Barracuda Bay, ormai introvabile nei negozi; o la Silent Mary, che però risale all’uscita del film Pirati dei Caraibi-la vendetta di Salazar…
A parte questa “caccia ai pirati”, veniamo al succo del discorso: dopo 20 anni di ricerche, mi sono aggiudicato questo veliero magico: il 6290.
I più attenti si saranno accorti che il numero non coincide: infatti sono venuto in possesso della riedizione del 2001, ma sostanzialmente non cambia nulla.
Nonostante l’età del veliero, il set è molto dinamico:
-troviamo un albero maestro, che con un semplice meccanismo, cade come se un cannone lo avesse colpito;
-nella poppa c’è un teschio bianco che all’occorrenza cade all’indietro.
-troviamo dei cannoni, che possono essere spostati da una parte all’altra della sponda (ovviamente sparano che è una meraviglia).
I colori...oltre ad uno scafo rosso e delle vele bianconere (si dice che il sistema delle zebrature, permettesse alla nave di mimetizzarsi nel mare), è piena di colori primari, in vero stile piratesco.
L’ultima, ma non per importanza è la ciurma, con Barbarossa come capitano e altri sei pirati sotto il suo comando. In più troviamo degli animali tipici: una scimmia, un pappagallo e uno squalo…
La maestosità del veliero consente di inserire altre minifigures (circa una ventina) per ricreare battaglie epiche, magari sfidando altri velieri…
Ovviamente è un oggetto talmente raffinato che si può metterlo in ufficio o nel salotto di casa...d’altronde si sa, il vascello è un sinonimo di ricchezza e opulenza…oppure fantasticando qualche avventura nei Sette Mari...
All’arrembaggio, ciurma!