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Un racconto “piratesco” Parte 1: E' ora di salpare!
Un racconto “piratesco” LEGO®. Parte 1: E' ora di salpare!
Il capitano Golden Hook era inquieto. Anche se "L'Aquila" era di nuovo pronta a salpare qualcosa gli mancava, anzi qualcuno.. L’amico di mille scorribande, capitan Redbeard, era ancora disperso in mare.
Da tempo nell’isola di Brick-uga circolavano voci su un possente bastimento in arrivo nei Caraibi, carico di giubbe blu e tesori d’ogni specie, con a bordo il nuovo governatore delle colonie.
L’isola era un fermento, nella taverna Octobrick non c’era altro di cui si parlasse.
Pirati d’ogni tipo, che fossero poco o molto ubriachi, passavano il loro tempo a raccontarsi quello che sapevano, o pensavano di sapere, tra una scazzottata e del pessimo rhum.
“Parlano di un bastimento con 100 cannoni!!!”, raccontava un filibustiere.
“Un galeone con tre ponti e 4 alberi”, giurava un mozzo appena arrivato dalle coste della Florida.
“La stiva è piena di forzieri colmi d’oro per avviare nuove piantagioni”, riferiva l’oste.
Ormai era chiaro che il desiderio di impossessarsi di tali ricchezze serpeggiava tra i pirati e superava di gran lunga la paura delle fregate e degli sloop che sicuramente avrebbero scortato il veliero.
In un angolo della taverna se ne stava in disparte un vecchio capitano, la gamba di legno appoggiata al tavolo, la barba ben curata, un abito rosso e lindo come di fresca sartoria, un bagliore d’oro alla fine del braccio sinistro… era Golden Hook. Il capitano si era da tempo meritato il suo “buen-retiro”. Con gli anni gloriosi della “guerra di corsa” aveva messo da parte ingenti ricchezze, ed il re in persona, per ringraziarlo, gli aveva fatto dono dell’uncino dorato e di una sciabola, anch’essa forgiata con il più nobile dei metalli.
Da tempo l’imbarcazione del capitano era ancorata al sicuro in un’insenatura dell’isola. Crostacei e molluschi avevano preso possesso dello scafo. La vecchia “Aquila”, questo il nome dello schooner, non volava più a pelo d’acqua. Ma queste voci che c’erano nell’aria avevano risvegliato qualcosa in Golden Hook. Un fremito, un appetito, il desiderio di un’ultima grande impresa. Chiamò a sé i suoi uomini più fidati e decise di riprendere il mare, ma prima c’era bisogno di riportare “L’Aquila” a nuovo splendore. La barca, una volta tirata fuori dall’acqua fu pulita da cima a fondo, lo scafo allungato, gli alberi armati con una nuova combinazione di vele, cannoni nuovi e possenti furono issati sul ponte. L’imbarcazione, trasformata in brigantino era pronta a riprendere il largo, il suo arrivo annunciato da un’enorme aquila ad ali spiegate scolpita nel duro legno di cui era fatta la prua.
Ma il capitano era ancora inquieto, qualcosa gli mancava, anzi qualcuno… L’amico di mille scorribande, capitan Redbeard, era disperso in mare. Redbeard ed il suo mitico Barracuda erano stati risucchiati in una infida tempesta, e di loro si erano perse le tracce. Qualcuno parlava di avvistamenti di fioche luci al di là di scogliere impossibili da superare, ma nessuno aveva trovato superstiti, però nemmeno un pezzo del glorioso veliero era stato visto galleggiare. La speranza, si sa, è dura a morire.
L’impresa di attaccare una piccola flottiglia con la sola “Aquila” era un azzardo troppo grande anche per un lupo di mare come Golden Hook.
E il capitano decise.
Decise che il primo passo di questa impresa sarebbe stato salpare alla ricerca del vecchio amico, per compiere insieme un’ultima grande follia…
fine prima parte..
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