683 pezzi suddivisi in 6 sacchetti contenuti nella classica scatola nera della serie 18+, dedicati alla sonda più conosciuta della Galassia lontana lontana.

Il set LEGO® STAR WARS™ 75306 IMPERIAL PROBE DROID™ è dedicato al Droide sonda da ricognizione Viper che appare nel film STAR WARS™ EPISODIO V - L'IMPERO COLPISCE ANCORA.

L'Impero sparse queste sonde nello spazio profondo per rintracciare la nuova base dei Ribelli dopo l'evacuazione di Yavin 4.
La sonda Viper XJ9-CS14 scovò un generatore sul remoto pianeta ghiacciato di Hoth (sesto pianeta del sistema che porta lo stesso nome) e questo portò al successivo attacco alla Base Echo con la famosa Battaglia di Hoth.
La sonda fu fortunatamente intercettata e distrutta da Han Solo, il che permise alla Ribellione di prepararsi all'evacuazione del pianeta.

Il mondo LEGO® ha sempre avuto simpatia per i droidi di STAR WARS™ creando numerosi set. Questo set LEGO® STAR WARS™ 75306 IMPERIAL PROBE DROID™ è però un po' diverso dagli altri, partendo già dalla base espositiva che richiama le nevi del Pianeta Hoth e combina in maniera molto efficace la parte con la targhetta informativa (sticker) e la struttura che permette di sostenere la sonda Viper.

La scatola è nello stesso formato verticale di quella della serie di caschi STAR WARS™, nera e lucida come tutti i set LEGO® 18+, con l'immagine del modello finito sul davanti e fotogrammi dal film sul retro.

Il libretto delle istruzioni del set LEGO® STAR WARS™ 75306 IMPERIAL PROBE DROID™ questa volta, differentemente da altri della serie 18+, hanno solo la copertina nera e lucida, mentre la parte interna è tornata finalmente in un meglio leggibile grigio; come sempre una nota introduttiva al set di Jens Kronvold Frederiksen, Creative Director LEGO® STAR WARS™.

La forma arrotondata della Viper di sicuro non è stata facile da ricostruire, è inevitabile che ci sia qualche spazio vuoto, ma nell'insieme e con l'accuratezza dei dettagli con cui è stata creata, si può tranquillamente soprassedere su questi piccoli "difetti".

Il supporto, ricreato con brick round 2x2 Trans-Clear e ben nascosto fra i tentacoli della sonda, permette di apprezzare il suo movimento fluttuante e il dettaglio delle sue appendici munite di sensori, strumenti di ricerca e punti di ancoraggio; appendici che possono essere posizionate in modi diversi, allargate o infilate sotto il corpo della sonda.
Data la sua buona stabilità, la sonda si può comunque rimuovere facilmente dalla sua base ghiacciata.

Particolare molto interessante: ai lati del corpo della sonda sono state ricreate anche le cariche autodistruttive, con un elemento Trans-Orange che ne simula l'accensione.

La testa rotante, secondo me la parte meglio riuscita di tutto il set, è decisamente piena di sensori di varie forme e dimensioni, un'accuratezza che, oltre a darle un aspetto alquanto intimidatorio, la rende molto verosimile rispetto al film, anche se forse leggermente più lunga.

In questo set sono presenti due buste di piccoli accessori Pearl Dark Gray (accessori finora apparsi solo in Flat Silver) utilizzati per ricreare sensori e articolazioni angolate degli arti; sono piccoli pezzi con angoli insoliti e una certa varietà di perni, penso che saranno molto apprezzati dagli AFOL che amano ricreare incastri a dir poco arditi.

Cosa penso io del set LEGO® STAR WARS™ 75306 IMPERIAL PROBE DROID™?
L'esperienza di costruzione è coinvolgente, mentre ricordi la scena del film ricreando i mille particolari della sonda, le tecniche sono interessanti e il modello è davvero accurato; tant'è che data la quantità di pezzi utilizzati per personalizzare la sonda, potrebbe sembrare più la MOC di un AFOL che un set ufficiale.

Alla fine è un set da pura collezione, nessuna giocabilità, una specie di medusa sufficientemente minacciosa e abbastanza fedele all'originale del film: e allora cosa aspettiamo a mettere questo set LEGO® STAR WARS™ 75306 IMPERIAL PROBE DROID™ sulla nostra scrivania?

Ti aspetto nella mia rubrica I Giovedì della Marghe per raccontarti nuovi e appassionanti set LEGO®.
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(riferimento Licenza Creative Commons CC BY-ND)