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SET LEGO® 77015 INDIANA JONES™ – TEMPIO DELL’IDOLO D’ORO - Recensione
Costruiamo insieme il nuovo set LEGO® di Indiana Jones™ che riproduce il tempio dell’Idolo d’oro dal film “I predatori dell’arca perduta”.
Prepariamo frusta e cappello e diamo inizio all’avventura!!
Vieni con noi alla scoperta del nuovo set LEGO® di Indiana Jones™!!
Leggi anche la press release del prodotto a questo link
INTRODUZIONE
Amici fan dei mattoncini, oggi parliamo di uno dei set più attesi di quest’anno 2023, ovvero “Il tempio dell’Idolo d’oro” (LEGO® 77015). Il set riproduce appunto il tempio peruviano pieno di trappole che vediamo nella scena iniziale del film “I predatori dell’arca perduta”, capostipite della saga di Indiana Jones™. Non è la prima volta che la casa danese propone tale scena in un set (nel 2008 uscì “Fuga dal tempio” LEGO® 7623), ma stavolta è stato fatto un lavoro molto dettagliato grazie a nuovi pezzi e nuove tecniche.
Questo set, insieme a “Fuga dalla tomba perduta” (LEGO® 77013), sempre dal primo film, e “L’inseguimento dell’aereo a elica” (LEGO® 77012), dal film “Indiana Jones e l’ultima crociata”, segnano il ritorno della LEGO® al tema di Indiana Jones™, in occasione dell’arrivo al cinema del quinto e ultimo film della saga, “Indiana Jones e il quadrante del destino”. In seguito all’uscita del film, è probabile che escano altri set riguardanti quest’ultimo, ma intanto gustiamoci questi 3 set, che stanno facendo la gioia di fan appassionati dei mattoncini e della saga.
C’è da registrare purtroppo la mancanza di un altro set che era previsto uscisse insieme ai suddetti e che invece all’ultimo momento è stato cancellato, ovvero il set 77014 che riproduceva il tempio maledetto, dal secondo film della saga.
Andiamo adesso a scoprire il set, che è quello di punta tra le nuove uscite, vediamo il contenuto, seguiamo la costruzione e controlliamo il funzionamento dei meccanismi per trarre infine le conclusioni.
CONTENUTO
Il set non appartiene al tema Icons®, ma lo sfondo nero della scatola ci indica da subito che si tratta di un set che richiede una costruzione più impegnativa. L’età consigliata 18+ conferma il fatto che il set sia destinato agli adulti; niente paura però, anche i ragazzini più grandicelli possono riuscire a costruirlo. Nella parte frontale della scatola vediamo la costruzione intera del tempio, circondata dai loghi LEGO®, Indiana Jones™, il titolo originale del primo film “Raiders of the lost ark™” e quello della “Disney”.
Sul retro ritroviamo il tempio da un’altra angolatura, circondato da vari riquadri con immagini dei dettagli, il disegno stilizzato del set, il mattoncino luminoso e la scena iconica del film col protagonista al cospetto dell’Idolo d’oro della fertilità. Nei lati ritroviamo da una parte un’immagine di Harrison Ford e sopra le minifigure presenti: un guerriero Hovitos, il perfido Belloq, Indiana Jones e la guida locale Satipo.
Una volta aperta la scatola, troviamo le buste numerate da 1 a 10, più altre buste extra anch’esse numerate. Poi una cartellina in cartone contenente gli adesivi, non molti, e le istruzioni.
Nelle istruzioni, un bel volume di 284 pagine, abbiamo una parte introduttiva con testo, scene e locandine della saga, poi nello specifico immagini del tempio dell’Idolo d’oro e infine una breve presentazione da parte dei designer realizzatori del set.
COSTRUZIONE
Iniziamo aprendo la busta numero 1, anzi le buste numero 1. Nel libretto non è specificato, ma quelle coi numeri uguali vanno aperte insieme. Viene indicato invece che le buste da 1 a 3 riguardano la costruzione del primo dei 3 segmenti del set/tempio. Quelle dal 4 al 6 il secondo e quelle dal 7 al 10 il terzo.
Già con la prima busta entriamo nel vivo della costruzione degli ingranaggi, posti nella base del segmento. E troviamo già anche dei pezzi interessanti, come il tile round col teschio (usato per le manopole degli ingranaggi), altri tile rettangolari posti come ornamento frontale della base e il brick modificato con lo stud aperto centrale.
La costruzione è impegnativa da subito, ma nelle istruzioni i pezzi da aggiungere, oltre che elencati in alto, sono evidenziati nel disegno da una linea gialla, utile anche perché molti pezzi hanno lo stesso colore. Con la seconda busta abbiamo lo scheletro, i ragni e la ragnatela, oltre ad altri pezzi. Infine con la terza troviamo le prime minifigure, quelle di Belloq e del guerriero Hovitos, e i pezzi per ultimare la pietra gigante che come vediamo nel film viene usata come trappola per gli intrusi (tra poco andremo ad approfondire il funzionamento). Da notare accanto allo scheletro la riproduzione della trappola con le lame a punta che lo hanno trafitto, come nel film. Notevole.
Soddisfatti del primo segmento passiamo al secondo. Anche qui nella base sono posti gli ingranaggi. Nella parte frontale della base stravolta applichiamo due adesivi, quello con il logo originale del film e quello con le scritte in inglese dello scambio di battute tra il protagonista e Satipo.
Satipo “Let us hurry. There is nothing to fear here”
Indiana Jones “That’s what scares me”
Nel film in italiano:
Satipo “Vamos, non c’è più pericolo qui”
Indiana Jones “E’ questo che mi spaventa”
Ai lati della base poi costruiamo delle ”alette” che servono per agganciare gli altri segmenti e fare in modo che rimangano in un po’ in diagonale.
Proseguiamo con la costruzione del fossato, del portale che si abbassa e della ruota col medaglione d’oro alla parete. E con la sesta busta, dove troviamo la minifigure di Satipo, completiamo il segmento.
Arriviamo quindi all’ultima parte e come sempre gli ingranaggi partono dalla base per poi svilupparsi verso l’alto sul retro della parete del set/tempio. Ciò che impressiona in questo segmento è la costruzione delle varie facce con tecniche diverse (nel film le vediamo scagliare frecce dalla propria bocca). Poi c’è anche una serie di facce con la lingua di fuori negli adesivi da applicare e tra queste notiamo una che assomiglia molto a quella di una minifigure LEGO®…
Con l’ultima busta troviamo, oltre ai pezzi per completare il tempio, la minifigure di Indiana Jones, 2 fruste, il sacchetto, la statuetta dell’Idolo d’oro (nuovo stampo), il mattoncino luminoso e un elastico che serve negli ingranaggi.
Devo dire che la costruzione, seppure non facile, è molto appagante. La parte degli ingranaggi è fatta con i pezzi technic ed è ingegnosa e quella in vista delle tre ambientazioni del tempio contiene dettagli che rendono la costruzione divertente.
Dando uno sguardo più attento alle minifigure vediamo che l’unico personaggio che ha una sola espressione del viso è Belloq. Quella del guerriero Hovitos, oltre a essere una novità, è particolare perché ha la carnagione tipica degli indigeni, mentre le altre ce l’hanno sul rosa chiaro che ormai viene usato sempre di più per le minifigure. Satipo ha una torcia in mano e sulle spalle dei ragni come nella scena del film. La seconda espressione di Indiana Jones ha le ragnatele sul viso mentre il cappello ha i capelli incorporati, a differenza delle precedenti versioni della minifigure; in effetti mettendogli solo il cappello la minifigure non sarebbe stata molto fedele all’icona del personaggio.
FUNZIONI INTERATTIVE
Passiamo adesso in rassegna i 3 segmenti e approfondiamo le funzioni interattive grazie agli ingranaggi, che come potete vedere dal retro del tempio/set sono molteplici e articolati.
Partendo da sinistra abbiamo l’ingresso, che è stato posto in diagonale e questo lo rende più interessante e realistico. La prima rotella aziona la pietra gigante e consente di farla roteare e scendere dall’alto in basso (e viceversa); questa azione riprende la famosa scena della fuga di Indy dal tempio.
La realizzazione è davvero geniale e ben fatta se consideriamo lo spazio angusto e il risultato è sorprendente; qui uno si può anche divertire a far girare la pietra in su e giù. Lascia solo un po’ di amaro in bocca a mio avviso il fatto che la pietra gigante non sia rotonda e che sia agganciata a un’asta che serve appunto per il meccanismo. Sarebbe stata più realistica una pietra libera (come nel set del 2008) e magari un modo per lanciarla, anche se poi avremmo dovuto rimetterla in posizione ogni volta.
Proseguiamo con la seconda parte dove abbiamo ben due rotelle. Con la prima si può aprire e chiudere il portale che divide i due ambienti, alzando e abbassando il portale stesso. Con la seconda invece possiamo rotare la barra (nel film un tronco di legno) posta al di sopra del fossato, alla quale si aggrappano con una liana Indy e Satipo per saltare da un lato all’altro.
Arriviamo infine all’ultimo ambiente, dove c’è un altare rotondo con al centro la statuetta dell’Idolo d’oro e attorno la parete con le varie facce che abbiamo detto in precedenza. Qui alla base abbiamo una rotella con la quale, girandola, facciamo abbassare la pietra centrale con la statuetta, o il sacchetto se vogliamo seguire la scena del film, e allo stesso tempo accendiamo il mattoncino luminoso posto in alto. In più, facendo fare un altro scatto in avanti alla rotella vediamo spingersi in avanti e in basso il faccione più grande, simulando il crollo che avviene a seguito della sottrazione della statuetta. Il tutto è molto realistico ed è stato ben realizzato, gli ingranaggi sul retro sono a dir poco ingegnosi.
CONCLUSIONI
Si tratta principalmente di un set da collezione e bello da esporre; la base alta lo rende adatto per questo scopo, oltre che per fare spazio agli ingranaggi. Ma grazie alle interazioni ci possiamo anche giocare e divertire. Negli ultimi tempi la LEGO® sembra realizzare più set con questo duplice scopo, a differenza di altri destinati solo ad essere ammirati su uno scaffale.
E’ sorprendente come siano riusciti a riprodurre il tempio nei suoi ambienti principali in poco più di mezzo metro e a concentrare in questo spazio anche gli ingranaggi per le interazioni, che per me, come già detto, rendono il set eccellente. In pratica si possono simulare tutte le scene che avvengono nell’intera sequenza iniziale del film. Senza contare poi i dettagli delle facce alle pareti, che come già detto sono costruiti con tecniche diverse. Posso dire che il risultato è ottimo.
A un primo sguardo sono rimasto perplesso sull’uso del grigio scuro in molte parti e nella pavimentazione, forse perché sono abituato a vedere questo colore usato per ambienti urbani, specie se futuristici, però devo dire che rende più cupo il tempio, che in effetti è buio, e risalta le facce, le rocce e la pietra in grigio chiaro.
Nel primo segmento abbiamo giusto 3 ragni quando nel film ce ne sono molti di più, ma a causa dello spazio ridotto evidentemente non era possibile aggiungerne altri.
Il terzo segmento in realtà sarebbe dovuto essere perpendicolare al secondo, nel film infatti vediamo che i due imboccano un tunnel proprio di fronte alla ruota a parete.
Sempre in questo, è stato ricreato lo schema delle pietre sul pavimento con dei tile 1x1, (pietre che se calpestate azionano una trappola), bella l’idea, ma avrei preferito che queste non fossero in rilievo bensì a filo pavimento come nel film. Mi sarebbe piaciuta una funzione anche in queste pietre, come sarebbe stato divertente avere delle frecce che partivano dalla bocce delle facce, ma forse chiedo troppo.
Il retro con tutti gli ingranaggi non è il massimo da vedere, ma è appunto un retro quindi si può accettare.
Nel complesso è un set davvero magnifico e ben riuscito, inoltre il prezzo non è eccessivo se consideriamo il prodotto (150 Euro).
Insomma è un grande ritorno al tema di Indiana Jones™ per la gioia dei fan LEGO® e della saga.
Anche gli altri set usciti comunque sono molto carini e di sicuro ne usciranno altri. Ma per questi ci vorrà un’altra avventura.
Per ora noi ci fermiamo qui, la missione è compiuta!
Nelle gallerie in basso trovate altre foto oltre a quelle già inserite.
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