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LEGO® 80053 Drago-mech di Mei - Non solo Mecha
Monkie Kid – origine e approfondimenti
Nelle sue avventure è accompagnato da una serie di personaggi, fra i quali spicca il Re Scimmia, Monkie King.
Monkie King ha molte abilità alla stregua di un super eroe. É veloce, forte, può trasformarsi in animale e si sposta volando su una nuvola.
La sua arma favorita è un bastone magico in grado di allungarsi.
Se la cosa ti suona familiare, non stai sbagliando.
Oltre ad aver inspirato il celeberrimo manga, e poi anime, Dragon Ball, "Il viaggio in occidente" (questo è il titolo del romanzo) è fonte anche per gli anime "The Monkey: Le grandi avventure di Gokū", assai fedele alla storia originale e il fantascientifico Starzinger, diretto da una vecchia conoscenza, tale Leiji Matsumoto.
Nel 2020 LEGO fa sua questa storia ed inventa un nuovo tema: Monkie Kid.
Questa serie di set, che è arrivata alla quarta versione, rappresenta la prima linea interamente basata sulla cultura cinese, dopo che LEGO si è accorta dell'interesse per l'Oriente dei suoi clienti, a seguito di alcuni set dedicati al capodanno cinese.
Inoltre c'era l'intenzione da parte di LEGO di aprire nuovi negozi in Cina e questa serie avrebbe rappresentato un bell'apri pista.
LEGO ha accompagnato l'uscita dei set con una serie animata che, al momento in cui scrivo, è composta da 4 stagioni per circa 50 episodi (speciali compresi).
LEGO nel realizzare questa linea di set è rimasta più vicina al tema originale del romanzo, riprendendo, oltre al protagonista Monkie King, anche gli altri personaggi che accompagnano il monaco nel suo viaggio, come vedremo fra poco.
Poi li ha combinati in tinte pastello con una bella spruzzata di fantascienza e tecnologia "mecha", ottenendo un mix irresistibile, almeno secondo l'opinione dello scrivente.
La serie animata LEGO narra le vicende di Monkie Kid, un giovane e dinamico fattorino di noodle scelto da Monkey King come suo nuovo successore per combattere contro le forze del male, insieme alla sua squadra di compagni d'avventura.
C'è Mei, la migliore amica di Monkie Kid, discendente del Drago Bianco; Pigsy, un simpatico maiale capo chef di Pigsy's Noodles e che funge da figura paterna per il nostro eroe; Sandy, un orco di fiume ed ex soldato, che è sempre accompagnato dal suo gatto Mo.
I set LEGO rilasciati fino a questo momento sono 51 e rappresentano i personaggi, i veicoli e le scenografie che compaiono nel cartone animato.
A questi si aggiungono:
- 4 polybag
- un Brickheads (40381 Monkey King)
- una minifigure della serie Collectable Minifigures n.19 del 2019 (71025-4: Monkey King)
Di cosa si compone il set
Il set 80053 Drago-mech di Mei è stato rilasciato a gennaio di quest'anno. Fa parte della 5 serie.
Si compone di 990 pezzi e 5 minifigure uniche per questo set.
In realtà le minifigure sarebbero 2, una di Monkie Kid e una di Mei, poi ci sono 3 simpatici robot che ricordano molto i robottini della serie spaziale LEGO Futuron.
All'interno della scatola troviamo le istruzioni di montaggio, che sono rilegate in un libretto in formato A4 e il foglio degli adesivi.
Nonostante questi ultimi, ci sono anche pezzi che sono serigrafati. Si tratta del tile 2x2 che rappresenta il radiatore del mezzo aereo di Monkie Kid, dei tile 1x4 che compongono parte della rifinitura della carena e infine diversi plate e slope usati per le tastiere dei vari computer di controllo.
Oramai la LEGO si è fatta una certa esperienza nella realizzazione di Mecha. Dai primi modelli un po' fragili e rigidi nei movimenti dei Ninjago siamo arrivati a modelli come questo che hanno gli arti quasi completamente snodati, grazie anche ad un sapiente uso dei vari bracket che permettono di alleggerire la struttura degli arti senza far venir meno funzionalità ed estetica.
Il Dragone di Mei, infatti, muove gambe, ginocchia e piedi; anche le braccia sono snodate sia alle spalle che ai gomiti.
Infine la testa può rotare a 360°.
Insomma, la giocabilità è massima. Si può disporre il Mecha in tantissime pose, impugnare la spada in entrambe le mani, divertirsi a sparare contro i nemici con i cannoncini che funzionano davvero, per inscenare combattimenti assolutamente realistici.
Il montaggio
L'esperienza di montaggio è stata per me al contempo molto divertente e "misteriosa".
Mi è piaciuto molto l'uso dei vari tile modified pentagonal che ricoprono la corazza del bestione, soprattutto quando ne vengono usati due sovrapposti, di colorazioni diverse, a ricordare proprio le scaglie di un drago.
Così come gli "sloppini" 1x1 vicini alle giunture delle gambe e dei piedi, sempre a imitazione della pelle di drago.
Dettagli che lo rendono davvero "cattivo".
Parlavo, poi, di esperienza "misteriosa" perché mentre assemblavo alcune parti, man mano che sfogliavo le pagine di istruzioni, mi chiedevo "e adesso dove vuole arrivare? Perchè il designer assembla questi pezzi in questo modo?"
Sicuramente costruttori più esperti di me non avranno questo senso di meraviglia e saranno in grado di intuire ad ogni passaggio il senso di quello che si va ad assemblare. Per me è stato davvero uno scoprire, pagina dopo pagina, dove andava cosa. Parlo soprattutto della costruzione dei piedi, della testa e della spada.
Non solo Mecha
Il set, oltre all'imponente mecha, si compone di altri due elementi molto molto interessanti.
Il primo è una piattaforma per la riparazione e manutenzione del robot dragone, di pertinenza dei 3 robottini, dove troviamo due console per la revisone del Mecha e per gestire la piattaforma, un set completo di attrezzi (pinze, oliatori, martelli, frese etc.) e un braccio mobile.
Nel disegno sulla scatola questa piattaforma non rende bene, sembra fragile e poco usabile.
Invece si tratta di una struttura molto solida (sebbene leggerissima) grazie ad una combinazione di 10 girder triangular, rinforzati dai technix axle.
Ho trovato, poi, fantastici i vari computer di controllo sulla piattaforma, sia per la bellezza e i dettagli degli adesivi e dei tile stampati, sia per il modo con cui sono agganciati alla struttura stessa, tramite 2 arm skeleton (per capirsi, i braccini con cui si realizzano anche le minifigure degli scheletri).
Posizionare il Mecha davanti alla struttura e circondarlo con i robottini mi ha riportato alla mente certe scene del film Pacific Rim, quando i vari Gipsy sono al caldo in cantiere!
Il secondo è il mezzo volante di Monkie Kid. Realizzato con i colori "di serie" rosso e giallo, nasconde una bella sorpresa; come avviene in molti altri set di questa fantastica serie, è possibile combinare i due mezzi. Infatti alcune parti dell'aereo si possono agganciare al Mecha, per renderlo ancora più forte e combattivo. Sono le due mitragliatrici laterali ed i potenti booster posteriori. Le mitragliatrici si ancorano sulle spalle del robot, i propulsori si inseriscono sulla schiena per consentire il volo.
Tutto questo senza compromettere la stabilità e l'equilibrio della struttura. Infatti il Mecha si regge benissimo in piedi ed è anche possibile disporlo nelle posizioni più fantasiose.
Minifigure e accessori
Come se tutto questo non bastasse, le minifigure di Mei e Monkie Kid sono davvero ben realizzate, ricche di dettagli e accessori.
Torso e gambe sono interamente stampati e quelli di Mei riprendono colori e decorazioni del Mecha.
Le teste sono stampate sia davanti che dietro, permettendo di far assumere alle minifigure un'espressione rilassata e giocosa o di mostrarle nella tensione di un combattimento.
Monkie Kid porta come corredo il suo bastone magico; Mei una spada laser, versione piccola di quella del suo Mecha, e un computer portatile coloratissimo, che sembra uscito pari pari dalla casa della mela morsicata (iBook Clamshell G3 key lime). Belli anche i suoi spallini con alamari.
Le istruzioni
Il libretto di assemblaggio è molto intuitivo, veramente a prova di distratto. Anche la resa dei colori rispetto a quelli dei mattoncini è molto buona.
Carino Monkie Kid in basso che percorre le pagine da sinistra a destra, avanzando man mano che procede l'assemblaggio dei pezzi.
C'è solo un errore alla pagina 129, dove gli adesivi da attaccare alla spada sono erroneamente indicati col n.15; dovrebbero essere, invece, quelli alla posizione 11 perché i 15 sono usati per decorare i Windscreen Hexagonal with Bar Handle che coprono le giunture delle ginocchia del Mecha.
Giudizio complessivo? 10 e lode! Aspetto gli sconti per comprare un'altro.
Concludendo...
Monkie Kid una serie sottovalutata
Chiudo questa recensione con un pensiero. Questa serie è stata sottovalutata, per non dire snobbata dagli appassionati AFOL, almeno qui in Italia.
Forse dipende dal fatto che si può acquistare solo sul sito della LEGO e negli store ufficiali. Forse dal fatto che il cartone animato in Italia non è mai stato trasmesso. Anche su YouTube è difficile da reperire, ci sono solo pochi spezzoni o trailer, per la maggior parte in inglese.
Un vero peccato perché è coloratissima e molto divertente da guardare.
Poi una cosa strana: nella prima release del 2020 alcuni set sono andati subito esauriti e mai più ristampati.
Fino allo scorso anno non si riusciva a trovarli neanche su Bricklink o su Ebay.
Personalmente trovo questo tema uno dei più belli e ben realizzati fra tutti quelli che la LEGO ha sfornato negli ultimi anni, anche perché combina insieme molte delle mie passioni: il mito del Re Scimmia, i robot in generale ed i Transformers in particolare, il Giappone, i Draghi e le atmosfere della Cina antica.
Il tema Monkie Kid è originale, coloratissimo, divertente sia per gli AFOL ma soprattutto (così pensa il fanciullo che è in me) per i bambini.
Questa è uno serie con cui si può giocare davvero! Si possono ricreare le ambientazioni e le avventure del cartone animato o dare libero sfogo alla propria fantasia per realizzare diorami straordinari.
Fra l'altro si sposa molto bene con un altro tema che la LEGO sta portando avanti da ben 14 anni, ovvero Ninjago, sebbene quest'ultimo rimandi più alla alla cultura e ai miti del Giappone.
Trova le coroncine
Ti lascio con una chicca, un piccolo dettaglio che può sfuggire a chi non conosce tutte le declinazioni che sono state fatte del personaggio del Re Scimmia. Io l'ho trovata intrigante e secondo me si tratta di una citazione oppure di un omaggio alle varie storie che sono nate da questo mito e che sono state analizzate con cura dal team dei progettisti a Billund nel realizzare questa serie.
Infatti, se guardi il logo del tema, puoi notare che la scimmietta sorridente ha una coroncina d'oro in testa, che trovi anche sulla minifigure di Monkie Kid dissimulata nella fascia che gli cinge la testa!
Ebbene è la stessa che appare nelle rappresentazioni originali del mito, sulla testa di Coog (Starzinger) e di Son Goku nell'anime The monkey.
Ho trovato omaggi al Re Scimmia in svariati film e anime giapponesi, magari come personaggi secondari o dissimulati fra le comparse e sempre era riconoscibile per l'iconica coroncina a cingergli la testa. E, ovviamente, è presente anche nella serie "The New Legends of Monkey" che è uscita su Netflix lo scorso anno, dedicata al personaggio.
Adesso che sai questo particolare, scrivi nei commenti se anche tu hai riconosciuto il personaggio in qualche serie che hai visto.
Un famoso e lunghissimo anime l'ha omaggiato in una puntata. Indovini quale?
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